SOLD OUT/ AUSVERKAUFT
Deutsch
Giorgio Giugiaro, italienischen Designer und 1999 mit dem Preis des “Car Designer of the Century” geehrt, gründete 1967 die Firma Italy-Styling, die kurz danach in Italdesign Giugiaro S.p.A. umbenannt wurde. Zu Beginn der 1970er Jahre schuf er eine Reihe von drei Autos, die er unter dem italienischen Überbegriff Asso schuf, was im deutschen Ass bedeutete.
Den Auftakt dieser Reihe nannte er Asso di Picche (Pik Ass) und bediente sich dabei dem Unterbau des 1972 neu herausgebrachten Audi 80/B1. Über den damals neuesten Stand der Ingolstädter Technik stülpte er ein neues Blechkleid, das einer Mischung aus seinen beiden realisierten Designstudien namens Boomerang - wiederum abgeleitet vom Maserati Bora – und dem 1971 geschaffenen Alfa Romeo Caimano entsprach.
Der bei Italdesign entstandene Sportwagen trug die vier Audi-Ringe im schmalen Kühlergrill, als wäre er schon aus dem bayerischen Werk gerollt. Doch das Unikat entstand ohne das Mitwirken des Ingolstädter Unternehmens. Keines der serienmäßigen Audi-Fahrzeuge war so eckig und konsequent auf Sportlichkeit getrimmt, wie die italienische Designstudie. Die gesamte Form war von klaren, geraden Linien geprägt, wobei der kleine, außermittige Lufteinlass auf der rechteckigen Motorhaube als optischer Blickfang wirkte. Auch der Verzicht auf jegliche Art von Stoßstangen – damals üblicherweise noch in klassischer Metallbauweise und verchromt – sowie die Front, in der mit etwas Fantasie die Gesichtspartie eines Hai-Fisches erkannt werden konnte, dürften vielen Kunden der Ingolstädter Marke doch als zu gewagt und abwegig erschienen sein. In der Audi-Firmenzentrale jedoch sah man durchaus Potential in der Studie, konnte sich aber nicht durchringen, den Wagen von Italdesign zu übernehmen und in Serienproduktion zu fertigen.
Die italienische Designstudie wurde 1973 auf der IAA ausgestellt, doch diejenigen, die sich begeistert am Messemodell ergötzten, hofften vergebens, sich ihren Traum zu erfüllen.
English
Giorgio Giugiaro – an Italian designer honored with the award “Car Designer of the Century” in 1999 – founded the company Italy-Styling in 1967. Shortly afterwards it was renamed to Italdesign Giugiaro S.p.A. In the early 1970s he created a series of 3 cars under the term Asso (Italian for ace).
The first car of his series was called Asso di Picche (ace of spades). As chassis he used the recently presented Audi 80/B1. Over the state of the art at that time he put new bodywork, which looked like a mixture of two former design studies of him. One named Boomerang – deducted from a Maserati Bora – and the other one was an Alfa Romeo Caimano made in 1971.
The Asso di Picche wore the typical four rings between its narrow grill quite natural like it would have been made at the Bavarian plant of Audi in Ingolstadt. Nevertheless the unique car was built without any contribution of Audi. None of the standard Audis was such angular shaped and designed for sportiness like the Italian design study. Straight lines characterized the entire shape of the car and the small, off-center positioned air inlet on the rectangular hood was meant to be a real eye catcher. Furthermore they renounced on front and rear bumpers. This and maybe the frontline of the car, which could be recognized - with some imagination - as a shark´s mouth, might be too daring and outlandish for the customers of the brand with the four rings. But at the Audi headquarter they saw definitely the potential of the design study. Nevertheless they couldn’t bring themselves to borrow and to produce the car of Italdesign in series.
The Italian design study was presented at the international motor show in 1973. But all the interested and excited visitors hoped in vain – the Asso di Picche remained a dream.
Italiano
Giorgio Giugaro, un designer Italiano onorato con il premio “Car Designer of the Century” nel 1999, nel 1967, a Moncalieri (Torino) fondò l’azienda SIRP (Società Italiana Realizzazione Prototipi S.P.A.); detta anche Ital-Stile, successivamente rinominata Italdesign Giugiaro S.p.A., all’inizio degli anni 70 creò una serie di tre automobili sotto il nome di Asso.
La Prima vettura di questa serie fu chiamata Asso di Picche; come tealio utilizzò l’Audi 80/B1, recentemente presentata. Come nello stile dei carrozzieri Italiani di quell periodo, progettò una nuova carrozzeria, che era molto simile ad due delle sue precedenti realizzazioni; una di esse era la Boomerang, realizzata su base Maserati Bora e l’altra era la Alfa Romeo Caimano, basata sulla meccanica dell’Alfa Romeo Alfasud; presentata a Torino nel 1971; l’Asso di Picche aveva i tipici Quattro Cerchi Audi sulla mascherina anteriore, come fosse una tipica produzione della fabbrica Bavarese di Ingolstadt; Tuttavia questa vettura unica era stata costruita senza supporto dell’Audi. Nessuna delle Audi di quell periodo aveva quelle linee aguzze e disegnate per la sportività come quelle dello studio stile Italiano; curve rettilinee caratterizarono la forma della vettura e la piccola presa d’aria posizionata centralmente sul cofano rettangolare era stata realizzata per catturare l’attenzione; per di più durante la realizzazione della vettura si è rinunciato ai paraurti anteriori e posteriori; questi particolari ed anche il frontale della vettura davano l’impressione, con un pò di immaginazione, ad una bocca di uno squalo; probabilmente era troppo audace e esotica per l’usuale cliente del marchio dei Quattro Anelli; ma la sede centrale dell’Audi aveva visto il potenziale di questo esercizio di stile; tuttavia non potevano prendere in prestito il progetto della Italdesign e produrlo in serie.
L’esercizio di Stile Italiano fu presentato al Salone Internazionale dell’Automobile di Francoforte nel 1973; ma tutti I Visitatori che erano in fremento ed interessati a una produzione in serie di questa vettura rimasero delusi e l’Asso di Picche rimase solo una vettura da sogno.